DUE OCCHI HA IL TRENO

(Testo: Massimo Del Pizzo e Enrico Candeloro / Musica: Enrico Candeloro e Lorenzo Brilli)

Enrico Candeloro - voce
Stefano Parenti – batteria
Paolo Marcellini – basso
Lorenzo Brilli - fonico e chitarra acustica
Muzio Marcellini - tastiere, organo hammond e programmazione
Umberto Vitiello - percussioni
Elsa Baldini e amici vari - cori

Due occhi ha il treno
il più azzurro al centro della bocca
e chiude stanco il suo al mezzo della fronte
Polifemo ubriaco dal vino di Ulisse
se come il treno due occhi... avesse avuto

E due occhi ha un treno
al centro della notte
l'occhio verde geometrico occhio di smeraldo
per graffiare il vetro del tuo sogno
oggi che sono sicuro che oggi non mi ami
oggi che ti ho visto piangere per me

Due occhi ha il treno
fatti con la tua collana
che cento pescatori affogò

Perchè sul bianco collo
rimangano
le perle che a ogni mare
sbagliano le onde

Due occhi e uno lo darebbe
perchè sul bianco collo rimangano le perle
che a ogni mare sbagliano le onde
oltre quel confine
non sanno dove andare
quando il viaggio è
più lungo del ritorno

E due occhi ha il treno senza ciglia
per viaggiarsi il sonno per girare il mondo
quando non ti ho visto e ti ho dimenticato
due occhi ha il treno
che non hanno occhiali
per vederci meglio
in questa luna senza notte

Due occhi ha il treno
l'ultimo nascosto nel pozzo del deserto
è la perla che hai dimenticato
che si annoda bianca al suo carnefice

Due occhi ha il treno
in fila sulla strada
dritti nel buio della sua cicatrice
nell'incidente che non hai evitato

Occhi di birra di bosco viennese
Occhi di birra di bosco viennese
Occhi di birra di bosco viennese
Occhi di birra di bosco viennese!